Il Colosseo |
Con questo post
inizia la pubblicazione di un ciclo di indici e bibliografie commentati, in
varie materie (giuridiche, economiche, sanitarie, letterarie e altre ancora),
che forniranno degli utili esempi e delle fonti di informazione per chi è
interessato agli argomenti. Non sono tesi già svolte, ma esempi di come si
sviluppano indici e bibliografie e della modalità con cui si costruisce un
elaborato. L'argomento di oggi è di economia ed è:
La social entrepreneurship nel settore dei beni culturali
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INDICE |
Il
lavoro qui esemplificato si propone di analizzare il tema della filantropia e del mecenatismo di impresa,
focalizzando l’attenzione sul caso Tod’s.
Il gruppo marchigiano risulta particolarmente attivo sul versante culturale,
sociale e umanitario. Il progetto del restauro del Colosseo, preso in esame
nella terza sezione dell’indice qui presentato come caso paradigmatico,
rappresenta un’esperienza unica in Italia, destinata a ridefinire le strategie
di presenza prosociale dei grandi gruppi e a rimodulare le relazioni tra
l’Amministrazione pubblica e le aziende nella difesa del patrimonio storico e
culturale. Per questo l’esempio è di interesse presente e futuro e si presta a
svariate declinazioni.
Il restauro del Colosseo
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BIBLIOGRAFIA |
L’analisi qui esemplificata utilizza la documentazione relativa al restauro del Colosseo resa disponibile dall’Amministrazione di Roma e dalla Tod’s. Inoltre si fa riferimento a un ampio materiale giornalistico che, oltre a fornire informazioni sull’iniziativa, riporta le dichiarazioni di Diego della Valle, presidente del gruppo marchigiano. L’Iniziativa della Tod’s si
configura, almeno nelle sue linee generali, come una forma di sponsorizzazione
culturale. Il valore derivante dall’investimento in cultura da parte del Gruppo
va messo in relazione alla sua capacità di creare migliori condizioni operative
e di profitto. Per valutare questo risultato, vengono presi in
considerazione il valore dei benefici
intangibili e il valore dei benefici tangibili.
La corporate image
Un primo vantaggio derivante dal
finanziamento del progetto è legato alla legittimazione sociale dell’impresa.
La disponibilità a erogare una somma considerevole (25 milioni di euro) a
favore di un bene collettivo concorre, infatti, a promuovere la corporate image e la sua reputazione
sociale. Altri tipi di vantaggi saranno
quantificabili solo una volta ultimato il restauro del Colosseo e quando
verrà messa in atto una strategia di comunicazione dell’impegno complessivo
della Tod’s. I tipi di impatto potranno essere duplici: quello sulle vendite e
quello sull’organizzazione interna. Sul primo versante è evidente che il
prestigio derivante dall’attività mecenatistica potrà avere una ricaduta
positiva sull’immagine di marca o di prodotto, incrementando il volume delle
vendite. La ricaduta del restauro sulle relazioni interne e sul personale dell’azienda
è legata, invece, alla capacità della Tod’s di presentare la sponsorizzazione
come un’iniziativa di vertice o come un’azione aziendale condivisa.
Strategie di marketing e giving culturale
Queste considerazioni evidenziano
come non sia possibile considerare l’iniziativa della Tod’s come una semplice
scelta di marketing. Il caso del restauro del Colosseo è un esempio di come
l’articolazione di una politica culturale e di investimento in cultura (va
ricordata anche la partnership di
Tod’s con la Scala) sia parte di un percorso strutturato e coerente con la
missione aziendale e attesta l’importanza assegnata nelle strategie di
marketing e comunicazione del gruppo marchigiano.
L’esperienza del Colosseo attesta
come il giving culturale rappresenti
per la Tod’s un vero e proprio ponte tra il mondo dell’arte (espressione di
valori del made in Italy artistico) e
quello della produzione e del profitto (espressione del made in Italy produttivo). Se da un lato Tod’s è in grado di
offrire finanziamenti e creare forme di gestione delle risorse a favore di
monumenti e organizzazioni culturali (attraverso la fondazione “Amici del
Colosseo”), dall’altro le istituzioni artistiche e culturali possono generare
valore pro-sociale grazie a questi investimenti e portare all’interno
dell’impresa non solo promozione di immagine, ma anche creatività.
Le dichiarazioni di Della Valle: il capitale reputazionale e la country of origin
Le dichiarazioni di Diego Della Valle e la stessa
configurazione del progetto permettono, quindi, di qualificare il restauro del
Colosseo come un approccio di strategic philanthropy. Le argomentazioni del presidente della Tod’s
sono di ordine generale, ma tengono ben presenti gli interessi del gruppo nella
sua proiezione internazionale. Della Valle ha più volte sottolineato come, in
un contesto internazionale caratterizzato da una crescente competitività tra
Paesi e tra aree economiche, un’importanza crescente ha assunto il “capitale
reputazionale” detenuto da un Paese. La reputazione si fonda sul cosiddetto
effetto country of origin, definibile come l’immagine e la credibilità
che gli uomini d’affari e i consumatori associano a un Paese e alle sue
produzioni.
Indice e bibliografia
Quanto esposto sinora in sunto si concretizza nello sviluppo di un indice strutturato e ricavato dall'esame dei testi e delle fonti elencati nella bibliografia.
INDICE
Tre capitoli sviluppano il tema generale della social entreprenneurship come leva competitiva, della sua delinazione nel caso italiano della Tod's, ed infine il caso particolare del restauro del Colosseo.
BIBLIOGRAFIA
Comprende contributi italiani e internazionali , pubblicati in volume e in rivista. Le tematiche trattate sono quelle della responsabilità sociale d'impresa e del corporate gift.
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